“La consulenza filosofica non è un salotto erudito.” Gerd Achenbach
E aggiungerei che la filosofia in generale, nella sua veste pratica, non può essere identificata in un salotto erudito nel quale si vestano esclusivamente gli abiti dei grandi filosofi.
Lavorare in sottrazione, leggeri, abbracciando ciò che ci viene incontro è il modo migliore per “stare in filosofia” e filosofo è colui che su questioni note riesce a rimettere in discussione le risposte, servendosi delle proprie capacità argomentative. E in che modo tutto questo? Insieme agli altri, nel dialogo, nei luoghi pubblici, ogni giorno, con i “non filosofi” e su temi attuali che tutti riguardano e coinvolgono.
La filosofia, in fin dei conti, interessa tutti più di quanto siamo portati a credere: è il desiderio di farsi cittadinanza attiva tornando a riflettere ed a condividere fuori dalla cittadella delle urla e della sopraffazione.